I controlli di conformità sugli enti no profit mirano a verificare che gli enti siano adeguati, a livello giuridico, amministrativo, fiscale e contabile, alla vigente normativa di riferimento e che non investe il merito delle scelte di opportunità e gestionali operate dall’ente.
Sono esaminati i seguenti elementi:
- il rispetto, da parte dell’ente, delle norme dell’atto costitutivo e dello statuto;
- il rispetto delle norme civilistiche e delle leggi speciali;
- l’impostazione tributaria;
- l’impostazione lavoristica;
- l’impostazione contabile, di bilancio e di rendicontazione.
Il controllo giuridico-aziendale degli enti non profit è importante per ragioni di trasparenza e tutela, visto che questo tipo di enti e/o associazioni perseguono interessi pubblici, spesso utilizzando donazioni e contributi erogati per specifici fini.
La revisione è obbligatoria per gli enti no-profit che superano in 2 anni consecutivi la cifra di euro 1.100.000 di attivo nello stato patrimoniale, di euro 2.200.000 di ricavi, rendite o entrate di qualunque tipo o che abbiano più di 12 dipendenti.
Per gli enti del Terzo Settore la revisione è obbligatoria qualora superino in 2 anni consecutivi la cifra di euro 110.000 di attivo nello stato patrimoniale, di euro 220.000 di ricavi, rendite o entrate di qualunque tipo o che abbiano più di 5 dipendenti.
Tuttavia è fortemente consigliata in vista delle attività di accertamento e verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.