L’ordinanza in questione ha affermato il principio per cui un ente ecclesiastico può svolgere, nel rispetto delle leggi dello Stato, anche un’attività di carattere commerciale, senza che tale attività modifichi la natura dell’ente. Le norme applicabili, anche agli effetti tributari, quelle previste per le attività commerciali.

Da tale principio discende che gli immobili destinati da un ente ecclesiastico ad attività oggettivamente commerciali, non rientrano nell’ambito dell’esenzione dall’ICI (ora IMU) vista l’irrilevanza della destinazione degli utili eventualmente ricavati al perseguimento di fini sociali o religiosi.