La Dichiarazione di Successione

La dichiarazione di successione è un adempimento obbligatorio di carattere fiscale necessario per comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto e determinare le relative imposte. Deve essere presentata entro un anno dal decesso del de cuius, da parte di uno degli avente causa o da un legale rappresentante, all’Agenzia delle Entrate nella cui giurisdizione ricade l’ultima residenza del de cuius e deve essere redatta su un apposito modello denominato “Modello 4”.

Il modello si compone delle seguenti sezioni:

  • Frontespizio
  • Albero Genealogico
  • Quadro A (Eredi e Legatari)
  • Quadro B (attivo ereditario)
  • Quadro C (donazioni e liberalità)
  • Quadro D (passività)

Frontespizio
Nel frontespizio si deve indicare l’Ufficio Territoriale della Direzione Provinciale nella cui circoscrizione era l’ultima residenza del defunto. In caso di residenza all’estero, indicare l’ufficio nel quale il defunto aveva l’ultima residenza italiana. Se la residenza è sconosciuta, si indica la Direzione Provinciale II di Roma – Ufficio Territoriale Roma 6, Via Canton n. 20, 00144 Roma.
La data di apertura della successione corrisponde alla data della morte, salvo casi particolari. È necessario compilare la sezione relativa ai dati anagrafici del de cuius, indicando se il defunto era sposato e quale fosse il regime patrimoniale: comunione legale dei beni o separazione dei beni. Va specificato se l’eredità è devoluta per legge e/o per testamento; in quest’ultimo caso, va indicato il nome e cognome del notaio che lo ha pubblicato, la data, gli estremi di registrazione e la data di pubblicazione.
È presente una sezione dedicata all’asse ereditario nel quale si inseriscono i totali dei valori: degli immobili e dei diritti reali immobiliari indicati nel quadro B1; delle aziende, azioni, obbligazioni e quote societarie indicati nei quadri B2 e B3; degli altri cespiti indicati nel quadro B4; delle passività indicate nel quadro D e dei beni venduti negli ultimi 6 mesi.

Albero Genealogico

Dall’albero genealogico è necessario che risulti la linea di ascendenza o discendenza, il grado di parentela o di affinità degli eredi del defunto indicando, in modo schematico, il nome, cognome, luogo e data di nascita degli eredi del defunto, il loro grado di parentela o affinità (in linea retta o collaterale) e le eventuali rinunce.

Quadro A- Eredi e Legatari

Si elencano: coniuge, figli, nipoti in linea retta di 2°grado, nipoti in linea collaterale di 3°grado, ecc. Va indicato il numero progressivo (001, 002, 003, ecc.) e la categoria, distinguendo tra erede o legatario.

Quadro B – Attivo ereditario

È diviso in 5 sezioni:

  • B1 immobili e diritti reali immobiliari: comprende la quota dell’immobile posseduta dal defunto (es. 50/100 se il defunto possedeva metà immobile, 100/100 se la quota corrisponde all’intero); il diritto di proprietà, nuda proprietà, superficie, ecc.; le eventuali agevolazioni d’imposta (ad es. agevolazione prima casa, riduzione per i fondi rustici) e altre osservazioni sul valore dell’immobile in base alla quota di possesso e al diritto del defunto. Per la determinazione del valore dell’immobile: se si tratta di fabbricati, si moltiplica la rendita catastale dell’immobile rivalutata del 5%, per i seguenti coefficienti: 42,84 per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E; 63 per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D; 115,5 per la prima casa e relative pertinenze; 126 per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (escluse A/10 e C/1); 176,4 per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B. Per i terreni edificabili, il valore è quello di mercato. Per i terreni non edificabili, il valore imponibile si determina moltiplicando per 90 il reddito dominicale rivalutato del 25%. Per i fabbricati in costruzione o privi di rendita catastale il valore è quello di mercato ma il contribuente può richiedere l’attribuzione di rendita catastale. Se all’ interno dell’asse ereditario vi è un immobile non di lusso che presenta i requisiti per l’agevolazione «prima casa», sono dovuti 200 € per l’imposta ipotecaria e 200 € per l’imposta catastale.
  • B2 azioni, titoli, quote di partecipazione non quotati in borsa né negoziati al mercato ristretto: comprende azioni, titoli, obbligazioni, quote di partecipazione al capitale di società, fondi comuni di investimento; la quota di possesso da parte del defunto, il loro valore facendo attenzione al numero dei cointestatari; la partita iva o il codice fiscale della società emittente. Le quote sociali e le azioni devolute al coniuge e ai discendenti del defunto non sono soggette ad imposta di successione se tali soggetti detengono il controllo della società per un periodo almeno di 5 anni dalla data del trasferimento, indicando nella dichiarazione di successione la loro volontà di mantenere il controllo societario. I titoli di Stato non sono soggetti a tassazione anche se compresi nei fondi comuni di investimento; è comunque necessario indicarli specificando che gli stessi sono esenti.
  • B3 aziende: comprende la quota dell’azienda posseduta dal defunto e il valore della stessa (al netto dell’avviamento e delle passività); la denominazione o ragione sociale; la partita iva o il codice fiscale dell’azienda. È opportuno nella casella denominata “agevolazione sul cespite” se ad esempio l’azienda devoluta al coniuge e ai discendenti del defunto non è soggetta ad imposta di successione, se tali soggetti proseguono l’attività d’impresa per un periodo almeno di 5 anni dalla data del trasferimento, indicando nella dichiarazione di successione la loro volontà di proseguire l’attività.
  • B4 altri beni: depositi in conti corrente, in libretti postali, depositi in cassette di sicurezza, crediti, rimborsi fiscali, rendite, pensioni. Si devono indicare anche navi, imbarcazioni, aeromobili che non fanno parte di aziende; la quota di possesso dei beni da parte del defunto e il loro valore, facendo attenzione al numero dei cointestatari. Per i depositi in cassetta di sicurezza occorre allegare il verbale di apertura della cassetta redatto dal notaio o dal funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Per i crediti verso le cooperative per l’assegnazione dell’alloggio, occorre allegare la dichiarazione del Presidente della cooperativa attestante che non c’è stato atto di assegnazione formale e che non c’è stato frazionamento individuale del mutuo edilizio. Sono esclusi dall’imposta di successione: i beni culturali sottoposti a vincolo; i crediti verso lo Stato o ceduti allo Stato, Titoli di Stato (Bot, Cct, Btp, ecc.) o equiparati; i veicoli iscritti nel pubblico registro automobilistico; le indennità di fine rapporto di lavoro e altre indennità; i crediti verso enti pubblici di previdenza e assistenza obbligatoria; i crediti contestati giudizialmente alla data di apertura della successione; le aziende familiari e le partecipazioni sociali in favore di coniuge e discendenti; le azioni e i titoli intestati al defunto e alienati prima della sua morte.
  • B5 beni trasferiti a titolo oneroso negli ultimi sei mesi di vita del defunto ed eventuali detrazioni.
    La compilazione di questa sezione non è più obbligatoria pertanto è lasciata al dichiarante la facoltà inserire in dichiarazione tali trasferimenti.

 

Quadro C –Donazioni e liberalità ancorché presunte effettuate dal defunto agli eredi e legatari.
Contiene l’elenco e la descrizione dei beni donati dal defunto (o oggetto di altro atto a titolo gratuito) in favore di eredi o legatari (beneficiari), indicando i beneficiari e gli estremi dell’atto di donazione o di liberalità e il valore di ciascun bene donato alla data di apertura della successione. Per l’applicazione della franchigia si deve tener conto delle donazioni fatte in vita dal defunto in favore degli eredi o legatari. Il valore di tali donazioni deve essere attualizzato alla data di apertura della successione.

Quadro D –Passività.

Si indicano i debiti che aveva il defunto al momento di apertura della successione e altri oneri: mutui immobiliari, saldi passivi su c/c, debiti cambiari, debiti tributari, spese funerarie, spese mediche sostenute dagli eredi per conto del defunto negli ultimi sei mesi, legati, ecc. Si specifica il tipo di documento attestante la passività e il relativo allegato nonché il valore per ciascuna passività, riferita alla quota del defunto.

Unitamente alla dichiarazione devono essere allegati:

  • il certificato di morte o la copia autentica della sentenza dichiarativa dell’assenza o della morte presunta;
  • il certificato di stato di famiglia del defunto e quelli degli eredi e legatari che sono in rapporto di parentela o affinità con lui, nonché i documenti di prova della parentela naturale;
  • la copia autentica dell’atto pubblico o della scrittura privata autentica dai quali risulta l’eventuale accordo delle parti per l’integrazione dei diritti di legittima lesi;
  • gli estratti catastali relativi agli immobili;
  • prospetto dell’autoliquidazione delle imposte.

Il versamento delle imposte in autoliquidazione è effettuato telematicamente attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per la compilazione della dichiarazione è opportuno:

  • richiedere all’Agenzia del Territorio il certificato dei terreni e dei fabbricati di proprietà del de cuius, indicando di questi le generalità, data di nascita, codice fiscale e Comune in cui ricadono gli immobili (Quadro B);
  • richiedere la documentazione sussidiaria da allegare, in merito ad eventuali agevolazioni tributarie o altri obblighi;
  • ove il de cuius abbia lasciato disposizioni testamentarie, richiedere al notaio almeno 3 copie autenticate del testamento;
  • produrre un atto notorio relativo ai soggetti che concorrono alla successione, specificando gli eredi e gli eventuali legatari beneficiari di immobili o diritti reali sugli stessi, controllandone i loro dati anagrafici e i codici fiscali.