Gli enti non commerciali rientrano tra i soggetti passivi IVA ai fini delle regole di territorialità di prestazioni e servizi.
Devono compilare il modello Intra-12 per dichiarare l’ammontare degli acquisti intracomunitari di beni registrati nel mese precedente e l’ammontare degli acquisti di beni e di servizi, se l’imposta è dovuta in Italia attraverso il meccanismo del reverse charge.
I soggetti obbligati alla sua presentazione sono:
- gli enti non commerciali non provvisti di partita Iva che hanno effettuato acquisti intracomunitari di beni per un importo superiore al limite annuo di € 10.000,00 (ovvero abbiano optato, in presenza di un importo inferiore, per l’applicazione dell’imposta in Italia su tali acquisti);
- gli enti non commerciali non provvisti di partita Iva per gli acquisti di beni e servizi da fornitori non residenti, se l’imposta è dovuta in Italia con l’applicazione del reverse charge;
- gli enti non commerciali titolari di partita Iva limitatamente agli acquisti relativi all’attività istituzionale.
Il modello deve essere inviato telematicamente entro la fine del mese successivo a quello di registrazione degli acquisti e contenere l’ammontare dell’imposta dovuta e gli estremi del versamento effettuato con modello F24. L’invio può essere effettuato direttamente o tramite un intermediario abilitato.
Il modello Intra-13 va compilato per comunicare, in via preventiva, la futura effettuazione di acquisti intracomunitari di beni che scontano l’imposta nel paese del cedente.
I soggetti obbligati alla sua presentazione sono gli enti non commerciali non soggetti passivi Iva, che intendono effettuare acquisti intracomunitari di beni fino al limite di € 10.000 ed in assenza dell’opzione per l’applicazione dell’imposta in Italia.
Le istruzioni al modello Intra-13 chiariscono che, una volta che sia stata superata la soglia di acquisti intracomunitari di beni di € 10.000, l’acquisto diventa soggetto ad imposta in Italia e l’ente non commerciale è obbligato a richiedere l’attribuzione della Partita Iva, pur non comportando per l’ente l’assunzione della qualifica di soggetto passivo iva.
Il plafond di € 10.000 è valido per tutti gli acquisti intracomunitari di beni, ad eccezione di quelli effettuati nella Repubblica di San Marino per i quali il limite massimo è stabilito in € 8.263,31. Il limite va considerato al netto dell’importo relativo all’iva degli acquisti intracomunitari, al netto degli acquisti di mezzi di trasporto nuovi e al netto degli acquisti di prodotti soggetti ad accisa.
Il modello deve essere inviato telematicamente anteriormente all’effettuazione dell’acquisto intracomunitario e contenere l’ammontare della singola operazione e l’ammontare complessivo di tutte quelle realizzate dall’inizio dell’anno. L’invio può essere effettuato direttamente o tramite un intermediario abilitato.